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Ti amo da vivere!

Ti amo da vivere!

Praticando la Mindfulness, uno degli aspetti su cui si è sollecitati a portare l’attenzione è l’influenza dei fattori esterni sui nostri pensieri e sulle nostre abitudini.
In che modo ci condiziona ciò di cui facciamo esperienza attraverso i nostri cinque sensi?
Quali scelte possiamo modificare per nutrire al meglio la nostra mente e il nostro corpo?
E’ molto facile pensare all’importanza della qualità di cibo e bevande, come elemento fondante del nostro benessere. Meno evidente forse è la scelta della musica, dei film, delle conversazioni che ascoltiamo e delle frasi che scegliamo per esprimerci.

Ti sei mai interrogato, per esempio, sul significato della frase “ti amo da morire”?

Quale idea di amore contiene?

Io me lo sono chiesto mentre scrivevo la mia tesi di Grief Counseling, qualche anno fa, dal titolo “Una nuvola non muore mai: proposta di accompagnamento empatico al morente e ai suoi familiari”. Studiando la teoria dell’attaccamento di J. Bolwby, infatti, ho scoperto che il sentimento di attaccamento, che viviamo nei confronti della persona che amiamo, è connesso al sentimento di attaccamento che abbiamo sperimentato nella relazione con la mamma, quando eravamo piccoli. E cosa rappresenta la mamma per un cucciolo di mammifero?
La sopravvivenza!
Già, l’attaccamento può essere considerato l’altra faccia dell’istinto di sopravvivenza. In questo senso l’idea romantica di non poter sopravvivere, se separati dalla persona amata, acquisisce una logica completamente diversa.

Quando vivevo in monastero, per coltivare la pratica della Mindfulness, per lungo tempo non ho ascoltato la musica italiana e, a pensarci bene, nessun‘altra musica se non i canti di pratica e Bob Marley!

Al Plum Village, dove vivevo, viene insegnato il valore delle relazioni inclusive e non esclusive.Cosa significa?
In pratica è fortemente scoraggiata la relazione di amicizia chiusa tra due persone.
Fare esperienza per un anno, oltre al tempo che ho trascorso in altri monasteri, di cosa significhi vivere in un contesto culturale basato su paradigmi completamente diversi da quelli in cui sono cresciuta, mi ha permesso di osservare come cambiava la mia percezione di me stessa e la mia visione della vita, se la guardavo con questi nuovi occhi.
Se in Italia l’idea di amore romantico, di dover creare una famiglia tradizionale, di vivere lo struggimento della relazione è ingrediente di canzoni, discorsi, serie TV, reality, per non parlare delle prediche della nonna…
In altri contesti, come quello che ho sperimentato, anche quando due persone si scelgono per vivere la relazione di coppia, vige l’incoraggiamento a coltivare amicizie, interessi, relazioni di valore anche fuori dalla coppia. E‘ un modo concreto per far sì che la nostra felicità non dipenda da una persona sola. Questo non toglie nulla alla coppia, anzi crea ricchezza e valore.
Quando dico alla persona che amo:“Io ti amo da morire!“, le sto proprio dicendo:“Se te ne vai, io muoio.“
„Ti amo da vivere!“ ha una energia completamente diversa.

Ti piacerebbe ascoltarlo dalla persona che ami?

 Scegli consapevolmente le tue parole dell’amore!

Scritto da: Silvia Mecca

Formatrice e grief counselor. Il mio lavoro e la mia vita sono uno. Sono nel flusso e nel presente, nel mio tempo e in ogni momento.

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